Premessa
L’area ricade in Località Pozzo di Riva nel Comune di Novate Mezzola (SO), dove la sede stradale della S.S.36 del Lago di Como e dello Spluga percorre la sponda di questo lago residuale lungo il fianco della montagna e parallelamente alla sede ferroviaria con larghezze della carreggiata piuttosto ridotte (5-5,50 m). A monte della sede stradale sono presenti tagli sub-verticali che espongono il substrato roccioso in scarpate di altezza considerevole fino a massimi intorno ai 10-15 m.
Caratteristiche progettuali
Il progetto consiste nell’abbattimento delle pareti rocciose lungo la S.S. 36 per un tratto di 280 m al fine di allargare la sede stradale da 5-5,50 m a 7 m con l’apertura di fronti di scavo di altezze anche intorno ai 15 m.
LAVORI PREVISTI:
- Opere propedeutiche ai lavori di abbattimento della parete rocciosa:
- posa di barriera paramassi in corrispondenza della sommità della parete da demolire;
- costruzione di un banchettone in c.a. nella sede stradale lato ferrovia;
- posa in opera di barriera di sicurezza (new-jersey) a protezione della ferrovia;
- posa in opera di barriera in legno alta 5 m a protezione della linea elettrica della ferrovia.
- Accesso all’area e apertura degli scavi:
- apertura degli scavi per lotti frazionati in senso longitudinale paralleli alla carreggiata prevedendo accesso laterale o dall’alto sfruttando gli inviti morfologici.
- Demolizione della parete rocciosa:
- scavo realizzato secondo ribassi successivi ed in ogni caso dall’alto verso il basso secondo fronti di altezza di 1,50 m. Ogni ribasso sarà messo in sicurezza con interventi di rafforzamento corticale attivi prima di procedere al ribasso successivo.
- Messa in sicurezza definitiva dei fronti:
- posa di geocomposito costituito da rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale e da geostuoia polimerica compenetrante;
- imbrigliamento con funi metalliche zincate ed ancoraggi passivi.
- Sicurezza delle infrastrutture esistenti:
- operazioni di scavo e messa in sicurezza dei fronti realizzate in assenza di traffico lungo la sede stradale e sempre con operazioni laterali o dall’alto;
- operazioni di abbattimento dei fronti rocciosi realizzate nelle ore in cui non è presente il traffico ferroviario;
- opere provvisorie e definitive descritte nei punti precedenti per protezione linea ferroviaria.
- Mitigazione dell’effetto specchio:
- rivestimento delle superfici con geostuoia tridimensionale polimerica.
- Salvaguardia dello specchio d’acqua:
- contenere con stramazzi provvisori il materiale fine abbattuto evitando che lo stesso possa confluire attraverso gli impluvi esistenti nel Pozzo di Riva;
- opere di contenimento e/o copertura in caso di pioggia per evitare dilavamenti dei cumuli di materiale abbattuto;
- interruzione delle attività di scavo in caso di pioggia particolarmente intensa.
- Pavimentazione stradale:
- rifacimento della pavimentazione stradale (strato di base 10 cm, binder 4 cm e strato di usura 3 cm) su un tratto di lunghezza 355 m.
FASI DI LAVORO:
- disgaggio della parete rocciosa;
- montaggio barriera paramassi h = 2,30 m;
- formazione del nuovo banchettone;
- posa della nuova barriera new-jersey;
- montaggio protezione linea elettrica FFSS;
- demolizione parete rocciosa a tratti di 70 m;
- montaggio rete metallica al completamento di ogni tratto di 70 m;
- formazione della nuova cunetta stradale;
- formazione del pacchetto stradale;
- nuova pavimentazione.
Principali prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori durante particolari tipologie di interventi
INTERVENTI IN PARETE O COMUNQUE CON ACCESSO MEDIANTE FUNI:
Il sistema deve essere composto dalle seguenti attrezzature e dispositivi:
- Due funi ancorate separatamente: una per l’accesso, la discesa e il sostegno (FUNE DI LAVORO) l’altra con funzione di dispositivo ausiliario (FUNE DI SICUREZZA), a meno che l’utilizzo di una seconda fune non renda il lavoro più pericoloso;
- Tutti i lavoratori devono essere imbracati con idonea imbracatura (completa di sostegno collegata alla fune di sicurezza;
- La fune di lavoro deve essere munita di meccanismi sicuri di ascesa e discesa e dotata di un sistema autobloccante necessario ad evitare la caduta nel caso in cui l’utilizzatore perda il controllo dei movimenti;
- La fune di sicurezza deve essere munita di un dispositivo mobile contro le cadute che segue lo spostamento del lavoratore.
Gli operatori devono essere costantemente imbracati ed assicurati mediante funi di trattenuta ancorate ad elementi stabili. Dovranno essere utilizzate corde statiche con diametro minimo di 10,5 mm in buono stato di usura e manutenzione.
DEMOLIZIONE DI ROCCE CON POLVERE NERA E MICCIA DETONANTE
Caricamento delle mine:
Gli esplosivi allo stato granulare o polverulento non possono essere versati sciolti nel foro da mina, ma devono essere confezionati con involucro di conveniente resistenza. Il caricamento delle mine è affidato a personale specializzato. La distanza di sicurezza durante l’operazione di innesco miccia-capsula è di almeno 30 m. L’innesco miccia detonatore deve essere effettuato esclusivamente con le idonee pinze regolamentari in dotazione. Prima del caricamento e delll’intasamento, gli operai non addetti devono allontanarsi a distanza e porsi al riparo che non potranno abbandonare prima che il personale specializzato abbia dato segnale acustico di fine brillamento.
Brillamento delle mine:
L’orario di sparo delle mine è fissato dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00 alle ore 17.00; l’accensione delle micce deve essere preceduta da tre avvisi acustici, consecutivi e brevi a mezzo di apposita tromba. I fori da mina devono essere caricati immediatamente prima del brillamento; le cartucce devono essere innescate all’atto dell’impiego. Da ogni cartuccia innescata e non utilizzata deve essere tolto il detonatore..
Misure precauzionali dopo lo sparo:
Effettuato lo sparo il minatore incaricato del brillamento non può consentire l’accesso al cantiere prima che i gas prodotti dall’esplosione si siano diradati ed in ogni caso non prima di 10 minuti dall’ultima esplosione. Nel caso si abbia il dubbio che una o più mine no siano esplose dovrà essere avvertito subito il sorvegliante. Il personale adibito al lavoro in cantiere, dopo lo sparo delle mine, deve provvedere al disgaggio di sicurezza, all’ispezione del fronte di abbattimento e assicurarsi che non siano rimasti residui di materie esplosive nel fondo di mina.
È proibito scaricare le mine mancate, o vuotate e approfondire i fori o i fondi da mina dopo l’esplosione. È vietato lasciare abbandonate mine inesplose, delle quali si dovrà provocare l’esplosione mediante nuova carica di esplosivo da collocarsi in nuovo foro prossimo (distanza non inferiore a 20 cm e diretti in modo da non avvicinarsi alla carica inesplosa) a quello della mina mancata oppure applicando nuova cartuccia all’interno del foro stesso purché si possa togliere facilmente parte dell’intasamento senza provocare scintille.
Metodologie di controllo
Al fine di un opportuno controllo, durante l’esecuzione dei lavori sono state eseguite:
- Minimo 2 visite settimanali in cantiere;
- Esecuzione di sopralluoghi in parete con tecniche di accesso a fune;
- Costanti contatti con ditte esecutrici dei lavori, Committenti, Progettisti e Direzione Lavori;
- Redazione di verbali a seguito dei sopralluoghi e al fine di risolvere eventuali problematiche e criticità occorse in corso d’opera.
Criticità riscontrate ed osservazioni emerse in fase di esecuzione
1) Tutte le lavorazioni all’interno dell’area di competenza ferroviaria (30 m dal binario) dovranno essere preventivamente approvate da RFI.
2) Durante i lavori di esecuzione della barriera paramassi gli operatori dovranno accedere al versante attraverso i sistemi di posizionamento in fune secondo le disposizioni di cui “Linea guida per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi D. Lgs. 8 Luglio 2003, n. 235 attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori” in quanto alcuni di essi si muovevano lungo il versante in assenza di alcun dispositivo di accesso e posizionamento in fune.
3) La posa della barriera a protezione della linea ferroviaria dovrà essere eseguita dalla sede stradale senza oltrepassare la barriera new-jersey esistente visto che la circolazione dei treni è attiva.
4) Dovranno essere opportunamente delimitati e chiusi i varchi esistenti sui lati Nord e Sud del cantiere.
5) Viene definita una nuova metodologia di accesso all’area di lavorazione da parte delle diverse ditte presenti così da evitare interferenze tra le stesse.
6) Il posizionamento della struttura in elevazione della barriera paramassi attraverso l’utilizzo di elicottero dovrà essere eseguita in maniera tale che il sorvolo avvenga dalla parte alta del versante senza intersecare la S.S. 36 e la linea ferroviaria ne tantomeno l’area di cantiere.
7) Presenza di volumi rocciosi in sommità della parete con strati a franappoggio e presenza di venute d’acqua alla base delle fratture con possibilità di crollo della porzione individuata con interferenza sulle aree di lavoro.
SOLUZIONE: Si prevedono interventi di disgaggio dei blocchi instabili e di consolidamento di tutte le porzioni instabili. Fino al termine di tali interventi vige il divieto di transitare o stazionare sotto la parete. In alternativa viene definita una via di transito prossima alla linea ferroviaria vicino ai new-jersey.
8) Porzione di versante con presenza di materiale detritico in equilibrio limite con possibilità di crollo e rotolamento dei blocchi con interferenza sulle aree di lavoro.
SOLUZIONE: Si prevedono interventi di disgaggio dei blocchi instabili e di consolidamento di tutte le porzioni instabili. Possibilità di transito dopo il disgaggio con monitoraggio degli eventuali movimenti dei blocchi più grossi.
9) Contrafforte in c.a. realizzato a suo tempo per il consolidamento di blocchi instabili. La fondazione di tale opera è stata demolita e la sua funzionalità non è attualmente garantita. Sono presenti inoltre porzioni di blocchi instabili sulle pareti con possibilità di crollo e rotolamento dei blocchi con interferenza sulle aree di lavoro e probabilmente anche con la sottostante linea ferroviaria.
SOLUZIONE: Si prevedono interventi di disgaggio dei blocchi instabili e la realizzazione della fondazione del contrafforte opportunamente dimensionata da tecnico abilitato. Qualsiasi lavorazione a valle di questo settore è vietata fino al termine delle operazioni di messa in sicurezza.
10) Presenza di piani di scivolamento subverticali e blocchi in equilibrio limite sul versante con possibilità di scivolamento dei piani individuati a seguito della rimozione del rilevato di cantiere ed interferenza con le aree di lavoro e la linea ferroviaria.
SOLUZIONE: Si prevedono interventi di consolidamento diffuso e sistematico del versante. Qualsiasi lavorazione a valle di questo settore è vietata fino al termine delle operazioni di messa in sicurezza. La rimozione del rilevato dovrà avvenire solo quando il sistema di consolidamento sarà realizzato ed efficiente.