Premessa

INQUADRAMENTO

La Strada Provinciale n. 83 è stata soggetta fin dalla sua realizzazione a frequenti fenomeni di caduta massi di varie dimensioni in prevalenza provenienti dalle pareti rocciose soprastanti, causate sia dalle caratteristiche giaciturali e strutturali degli ammassi rocciosi sia  dalla forte verticalità delle scarpate rocciose.

Le pareti risultano subverticali con presenza sporadica di vegetazione arbustiva alloggiata lungo le fratture trasversali rispetto alla pendenza del versante. Di conseguenza l’azione disgregatrice dell’apparato radicale può favorire il distaccamento di blocchi e lame di roccia.

Tutti i versanti montuosi del settore risultano soggetti a dinamiche erosive per l’azione prevalente della gravità ed in subordine delle acque superficiali e per l’azione di scalzamento esercitata dagli apparati radicali della copertura arborea.

L’intero massiccio è interessato da crolli, contropendenze e fratture beanti; gli impluvi sono molto spesso colmi di materiale detritico potenzialmente rimobilizzabile in caso di eventi meteorici ingenti.

Sopralluoghi e rilievi in parete

Per la caratterizzazione degli ammassi rocciosi sono stati eseguiti dei sopralluoghi sull’area con effettuazione di rilievi geomeccanici in parete che hanno permesso di fornire una visione generale delle caratteristiche dell’ammasso, con particolare riguardo al comportamento meccanico della roccia.

Si è potuto inoltre prendere visione delle opere di consolidamento già esistenti in alcuni punti del versante e costituite da interventi attivi in parete e barriere paramassi. In particolare le barriere paramassi sono costituite sia da barriere rigide  sia da barriere elastoplastiche il cui stato di manutenzione è spesso scadente.

PARTICOLARI STATO DI FATTO DEI LUOGHI

OPERE DI CONSOLIDAMENTO GIA’ ESISTENTI

Modellazione 3D dei fenomeni di caduta massi ed analisi del rischio

1) MODELLO TOPOGRAFICO DI PARTENZA

Il modello topografico deve avere particolari caratteristiche, tra cui: elevata risoluzione, assenza di artefatti, assenza di vegetazione, descrizione di dettaglio della geometria degli affioramenti rocciosi e dei piani di discontinuità rocciosa ed evidenziazione degli elementi artificiali (es.: viabilità, opere di difesa).

Il DEM utilizzato è a passo 1 m e realizzato da BLOM_CGR nel 2008 ed è stato reso disponibile dalla Regione Sardegna.

2) PREPARAZIONE CARTE TEMATICHE DI BASE PER LA MODELLAZIONE

Al fine della modellazione è prevista la preparazione di una serie di carte tematiche che necessita il rilevamento e la mappatura di alcune caratteristiche del territorio. Queste carte di input sono:

  • Carta delle pendenze (derivata dal DEM): necessaria per tracciare le aree sorgenti di crollo;
  • Carta delle litologie superficiali;
  • Carta dell’uso del suolo (terreno nudo, copertura bosco fitto, rado, arbustiva, erbosa, terreni di riporto, asfalto, ecc..);
  • Carta dei blocchi e degli impatti sulla strada.

La preparazione di tali carte è stata realizzata tramite fotointerpretazione di immagini aeree, fotointerpretazione di immagini da rilievo in sito e dall’analisi congiunta dei dati fotointerpretati e di quelli da rilievo topografico.

3) MODELLAZIONE DEL FENOMENO DI CADUTA MASSI

La modellazione dei fenomeni di caduta massi è stata effettuata utilizzando il modello matematico (HY-STONE) in grado di simulare le possibili traiettorie di blocchi rocciosi a partire da aree sorgenti preventivamente identificate. Nella modellazione è stata considerata anche la distribuzione delle reti paramassi e delle reti in aderenza già esistenti in modo da verificarne il ruolo e l’efficienza. Sono stati considerati modelli di caduta massi con volume dei massi pari a 0,64 mc ed 1 mc. Per ogni modellazione il software utilizzato permette di fornire le seguenti mappe in formato raster:

  • Mappa della frequenza dei transiti di blocchi per cella;
  • Mappa dei valori massimi e medi della velocità e dell’altezza delle traiettorie per ogni cella;
  • Mappa delle energie massime e medie calcolate per ogni cella.

4) VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITA’

Nel presente lavoro è stato utilizzato il metodo RHAP (Rockfall Hazard Assessment Procedure) solo per la determinazione della suscettibilità all’innesco, quindi questa è stata combinata con i risultati del modello 3D di caduta massi.

In particolare i settori della parete rocciosa soggetti a crolli vengono delimitati per aree omogenee e suddivisi in celle di lato 5 m circa; quindi ad ogni maglia viene associato un valore dato dalla somma del numero di elementi di instabilità presenti. Sulla base di questi dati viene redatta la carta della pericolosità.

Scelte di progetto e tipologia degli interventi proposti

In relazione ai rilievi eseguiti sul versante ed alle modellazioni di caduta massi si è potuti definire un quadro generale delle problematiche caratterizzanti l’area. In particolare la scelta progettuale è finalizzata alla messa in sicurezza di tutta l’area investigata (versante a monte della Strada Provinciale per un tratto di circa 700 m).

La scelta di una tipologia di intervento piuttosto che di un’altra è stata effettuata considerando i risultati della modellazione (energie cinetiche dei massi, frequenza di transito, altezza di transito/volo) unitamente alle caratteristiche morfologiche presenti e riportate nel modello digitale del terreno (DEM).

TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI PROPOSTI

Per il caso oggetto di studio, vista la diversità delle situazioni che sono state osservate e modellate vengono proposte quattro diverse tipologie di intervento:

  • Operazioni di disgaggio della parete;
  • Realizzazione di barriere paramassi elastoplastiche;
  • Realizzazione di interventi attivi in parete con rivestimento mediante reti ad alta resistenza;
  • Interventi di manutenzione  di alcune opere esistenti.

INTERVENTI PROPOSTI IN PROGETTO

Le opere proposte per la mitigazione dalla caduta massi sono così sintetizzate:

  • Disgaggio e pulizia delle pareti rocciose per una superficie complessiva di circa 37.000 mq;
  • Fornitura e posa in opera di barriere paramassi elastoplastiche conformi alle direttive ETAG 027 con energia di assorbimento pari a 2.000 kJ ed altezza di intercettazione di 5,00 m così suddivise:
    • B1 – Lunghezza pari a 80,0 m;
    • B2 – Lunghezza pari a 110,0 m;
    • B3 – Lunghezza pari a 70,0 m;
    • B4 – Lunghezza pari a 130,0 m;
  • Rivestimento della scarpata con rete in trefolo di acciaio ancorata alla parete con barre di ancoraggio tipo “Gewi” (Dn 25-32 mm), lunghezza variabile tra 3 e 6 m per una superficie complessiva di 5.300 mq;
  • Intervento di manutenzione straordinaria della barriera paramassi rigida, attraverso la sostituzione dei pannelli d’intercettazione danneggiati, la sostituzione dei morsetti ammalorati e la ritesatura delle funi per una lunghezza di 190,0 m.

Modalità e svolgimento del Coordinamento della Sicurezza

Le attività di CSE si sono svolte effettuando innanzitutto delle visite in cantiere almeno bisettimanali che hanno consentito di controllare tutte le lavorazioni in corso. Inoltre, attraverso il Direttore Operativo (Dott. C. Adamoli) i controlli e le ispezioni sono state eseguite anche direttamente in parete attraverso tecniche alpinistiche. Tutte queste attività hanno permesso di verificare direttamente le profondità delle perforazioni degli ancoraggi sia degli interventi attivi che delle barriere paramassi ed ottimizzare le posizioni in relazione alle evidenze geologiche strutturali degli ammassi rocciosi instabili caratterizzanti le pareti.

Le fasi di lavoro sono state le seguenti:

  1. Allestimento cantiere, realizzazione opere provvisionali di protezione:
  2. Operazioni di disgaggio con pulizia versante
  3. Realizzazione interventi attivi in parete e reti paramassi
  4. Realizzazione di nuove barriere paramassi
  5. Smobilitazione cantiere

Il PSC ha tenuto conto delle difficoltà logistiche del sito, legate fondamentalmente alla presenza della S.P. 83 e delle spiagge sottostanti e alla morfologia delle aree in questione. Per ogni singola fase di lavoro sono stati analizzati tutti gli aspetti legati ai rischi e alle misure di prevenzione e protezione relative alla sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori. In particolare sono state previste opportune delimitazioni e segnalazioni delle aree di cantiere e di ingresso ed uscita dei mezzi d’opera sia in corrispondenza della S.P. a valle dell’area di intervento sia della strada comunale a monte della stessa; sono stati previsti opportuni accorgimenti, indicazioni e piazzole conseguenti alla necessità di elitrasportare i materiali direttamente in parete, al piede del versante saranno previste opportune recinzioni temporanee per salvaguardare i mezzi e le persone in transito sulla S.P., inoltre le operazioni di disgaggio sono state eseguite solo all’interno di apposite fasce orarie e con la presenza di un moviere per controllare l’effettiva chiusura temporanea della strada. Per la sicurezza dei lavoratori in parete sono state previste opportune linee vita, poi rimosse al termine dei lavori.

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Dettagli Progetto

  • PrestazioneProgetto Preliminare, Definitivo, Esecutivo, CSP, CSE, Direzione Lavori
  • CommittenteComune di Buggerru (SU)
  • LuogoVersante a monte S.P. n. 83 - Buggerru (SU)
  • Importo lavori€ 1.100.000,00
  • Categorie e classiS.04
  • PeriodoGiugno 2017 - Novembre 2019