Premessa
I nuovi impianti del Monte Bianco realizzati dal consorzio Cordee Mont Blanc su tecnica funiviaria Doppelmayr Italia, raggiungono Punta Helbronner in due tronchi su una nuova linea, sostituendo le tre vecchie funivie che sono state demolite. Vetro e acciaio sono predominanti nelle nuove strutture, con grandi aree panoramiche nelle stazioni e cabine rotanti interamente vetrate e di forma sferica. La filosofia alla base di tutto è stata quella di voler stupire il visitatore sfruttando sì la tecnologia, ma soprattutto lo scenario naturale del Monte Bianco. Le cabine sono dotate di un sistema che permette la rotazione su se stesse i visitatori possono godere quindi della visione a 360° di tutte le zone attraversate. Ai 3466 metri di Punta Helbronner è stata costruita una terrazza circolare di 14 metri di diametro, dalla quale si gode di una vista a 360 gradi sulla vetta del Bianco (4810 metri), sul dente del Gigante e sulla straordinaria Vallée Blanche.
1°TRONCO
Portata oraria max in ciascun senso 800 P/h
Lunghezza orizzontale 1516.74 m
Lunghezza inclinata 1751.31 m
Dislivello 865.98 m
Pendenza media 57.1 %
Velocità con azionamento principale 9 m/s
Capienza cabine 80+1 pers.
Potenza azionamento principale 2×650 kW
Numero sostegni di linea
2° TRONCO
Portata oraria max in ciascun senso 600 P/h
Lunghezza orizzontale 2292.68 m
Lunghezza inclinata 2627.25 m
Dislivello 1275.84 m
Pendenza media 55.6 %
Velocità con azionamento principale 9 m/s
Capienza cabine 75+1 pers.
Potenza azionamento principale 2×650 kW
Numero sostegni di linea 2
Descrizione progetto
PONTAL
Sotto l’aspetto distributivo l’intervento di valle si presenta dotato di infrastrutture viabili e di sosta, sviluppate principalmente attraverso un parcheggio interrato da 275 posti auto, uno a raso per 50 posti e uno per 10 autobus. L’accesso all’area di Pontal avviene tramite una nuova rotatoria posta sulla statale del Monte Bianco. Gli interventi di rinaturalizzazione del sito hanno coinvolto un’area di circa 10.000 mq, con ampie zone verdi che fanno da cornice alla stazione. La curvatura data alla copertura fornisce alla struttura un aspetto volutamente aerodinamico, assegnando alla funzione principale di “protezione” dal soffio della valanga, anche una forte componente stilistica, capace di adattarsi e saldarsi alla morfologia del terreno naturale. Al piano strada del corpo della stazione si trovano il foyer d’ingresso, le biglietterie ed un bar accessibile anche direttamente dall’esterno. Le biglietterie, sono annesse agli uffici della società, che si estendono poi all’intero del piano terra; sempre allo stesso livello sono stati ricavati i servizi igienici e uno spazio di circa 60 mq adibito all’informazione. Il primo piano, accessibile mediante scale e ascensori, è caratterizzato da un ambiente che lascia filtrare la luce attraverso ampie vetrate e shed in copertura; esso è organizzato per soddisfare tutti i percorsi in andata e ritorno dei passeggeri ed ospita al centro il piano di imbarco della funivia. In posizione sopraelevata è collocato il pulpito di comando, mentre a ponente si trovano le scale e l’ascensore di collegamento con i parcheggi, alcuni alloggi e un locale adibito ad infermeria. A levante è presente un giardino pensile, anteprima del giardino botanico presente in quota.
PAVILLON
L’alternanza delle superfici curve contrappone al dinamismo compositivo impresso alle forme architettoniche, il rigore della deviazione della linea nel punto di congiunzione dei due principali corpi della funivia, con coperture che assolvono al compito di accompagnare l’inclinazione delle funi nel loro percorso fino agli ancoraggi. Grandi superfici vetrate scandite da fini strutture oblique, completano i paramenti che racchiudono entrambe le sale di accumulo dei passeggeri, lasciando aperta la sola porzione alta della stazione del secondo tronco, sorretta da travi metalliche affusolate. A ovest, la struttura che racchiude gli spazi destinati all’accoglienza ed al ristoro del pubblico sembra uscire dal versante e lascia in vista la sua caratteristica copertura ad “ala”, sorretta da strutture in acciaio ad altezza variabile, dal caratteristico disegno ad ”occhio” che guarda la catena del Monte Bianco. I percorsi sono studiati per evitare ingorghi ai flussi turistici; dal piano imbarco di arrivo del primo tronco, al piano di imbarco del secondo, si accede con scale e ascensori. Dal piano di sbarco del secondo tronco i passeggeri non incrociano mai coloro che salgono e possono scendere direttamente alle aree commerciali sottostanti attraverso apposita scala o tramite ascensori. Dal piano di sbarco-imbarco a valle, è possibile raggiungere direttamente gli spazi commerciali, uno dei due ristoranti e l’attuale stazione funiviaria ristrutturata a museo. Al livello sottostante vi è l’accesso al secondo ristorante con bar, collegato autonomamente a quello soprastante tramite scalone a chiocciola; da qui si accede alla sala cinematografica tramite un percorso che fornisce ai visitatori informazioni con sistemi interattivi.
PUNTA HELBRONNER
Trovandosi ad una delle quota più elevate raggiungibili con funivia, la struttura è pensata per rispondere a diversi requisiti funzionali connessi con la sicurezza e alle condizioni dell’ambiente montano, soggetto a repentine mutazioni meteorologiche. Sono stati pertanto previsti confortevoli spazi di sosta e di attesa, aree di ristoro e sale panoramiche climatizzate e attrezzate per l’accoglienza dei turisti anche in caso di avverse condizioni climatiche. In posizione retrostante rispetto all’ampia area di accoglienza dei passeggeri provenienti dalla funivia, sono ricavati alcuni locali di servizio (un’area tecnica per il riscaldamento vivande, depositi, celle frigo, ecc.), i servizi igienici, una infermeria, alcuni locali tecnici e un alloggio per il personale; sempre da tale area è possibile raggiungere comodamente la zona degli ascensori, due dei quali conducono alla base del tunnel di collegamento al Rifugio Torino ed un terzo ascensore che, servendo tutti i piani superiori dell’edificio, giunge in sommità sul terrazzo esterno. Dallo stesso livello del piano imbarco è inoltre possibile accedere al percorso esterno di trasferimento oltre confine verso la stazione Francese ed accedere ai ghiacciai e, sci ai piedi, proseguire verso la discesa del Toula o giù per la Vallee Blanche, mentre sul lato a ponente, vi è per tutti la possibilità di raggiungere la splendida terrazza affacciata ad ovest sul grande Massiccio.
POZZO E GALLERIA – La nuova stazione e i relativi volumi ad essa connessi si sviluppano interamente su territorio italiano nel rispetto della linea di confine che interseca la vetta a quota 3.463 m s.l.m. La cresta di “Punta Helbronner”, costituita da massa granitica intensamente fratturata, divide in modo deciso i versanti est ed ovest con pendici ripidissime, che ospitano sulla sommità l’attuale stazione italo-francese. Anche a sud la pendenza di quasi il 70% ha posto limiti rigorosi al nuovo progetto. Particolare attenzione è stata posta alle indagini di carattere geologico e geotecnico con verifica dei substrati rocciosi e della glaciazione permanente, in modo da evitare nella progettazione delle fondazioni di compromettere gli elementi naturali del sito. Le strutture sono infatti frutto di tecniche di consolidamento ambientalmente compatibili, efficaci e praticabili in quota. Dal punto di vista strutturale, l’elemento che garantisce il consolidamento del substrato roccioso e fornisce la massima sicurezza agli ancoraggi delle funi è costituito da un pozzo in c.a. con diametro interno di 5 m, scavato fino a circa 80 metri di profondità nella roccia alla quota del rifugio Torino Nuovo. Tale struttura, dotata di ascensori centrali e scala di emergenza, offre il collegamento necessario, fra il rifugio del C.A.I. e la nuova stazione in quota, che in seguito al nuovo progetto funiviario, ha eliminato l’attuale fermata in prossimità del rifugio stesso.
GALLERIA:
- Lunghezza: 167 m;
- Dislivello: 3,16 m;
- Altezza: 3 m;
- Larghezza utile: 2,5 m.
POZZO:
- Altezza: 80 m;
- Diametro interno: 5 m;
- Rivestimento: 1 m;
- Foro Pilota: 200 mm;
- Alesaggio Raise Boring: 1,5 m.
FASI DI REALIZZAZIONE DEL POZZO E DELLA GALLERIA: