Premessa

INQUADRAMENTO

Il Monte Legnoncino (1711 m s.l.m.) costituisce un’area naturalistica dai molteplici aspetti, una terrazza naturale dai mille volti paesaggistici, dai territori rocciosi a quelli lacustri, dai pascoli ai boschi, una notevole varietà faunistica, un complesso vegetazionale ben rappresentativo, una interessante natura geologica, un insieme di reperti storici che testimoniano il passato, piacevoli escursioni alla portata di tutti, un’oasi naturale storica sottoposta a vincolo di assoluta protezione già da molti anni. I comuni interessati da questa area naturale sono Dorio, Introzzo, Sueglio, comune in cui è collocato l’intervento.

LA LINEA CADORNA:

Nel sistema difensivo della Linea Cadorna il Monte Legnoncino aveva un’importanza fondamentale. Per la sua posizione di assoluto dominio dell’alto Lario e dell’imbocco della Valtellina e Valchiavenna costituiva il primo baluardo di difesa contro un eventuale attacco di truppe nemiche da nord verso la pianura lombarda.

La roccia della cima del Legnoncino fu scavata per tutta la sua lunghezza (circa 25 m), creando due piazzole per le artiglierie di piccolo calibro; queste con il loro tiro avrebbero dovuto fiancheggiare l’azione di difesa delle grosse batterie di Artesso (mortai da 210 mm) e di Loco Toco (cannoni da 149 e da 75 mm).

Nella stessa caverna fu realizzato l’osservatorio di servizio alle postazioni sottostanti, necessario per valutare l’efficacia dei tiri e far apportare le eventuali correzioni.

STATO DI FATTO:

il Monte Legnoncino sono gneiss e micascisti appartenenti al basamento cristallino la cui struttura è fortemente caratterizzata da famiglie di fratture la cui distribuzione spaziale determina, in relazione alle caratteristiche geometriche del versante, fenomeni di instabilità. La presenza delle gallerie al di sotto della vetta ed in corrispondenza della chiesetta di San Sfirio sono le cause principali dei fenomeni di crollo e sprofondamento visibili in loco. Lo scavo della galleria per la postazione ha innescato una serie di scorrimenti di questi strati, che sono crollati ostruendo quasi completamente la caverna. Per ragioni di sicurezza, quindi, è stato chiuso questo ingresso. In data ottobre 2005 sono avvenuti i primi sprofondamenti il cui sviluppo ha interagito con la parte prospiciente la chiesetta. Nell’anno 2008 è avvenuto un altro crollo in posizione molto più vicina (circa 3 m ) dallo spigolo della chiesetta pregiudicando la stabilità della stessa. Nella primavera 2012 sono avvenuti ulteriori crolli nella parte di galleria sottostante la chiesa, interdicendone completamente il passaggio.

IL VINCOLO:

Il territorio oggetto dell’intervento è soggetto a tutela ambientale ai sensi dell’art. 142 del d.lgs. n.42 del 22.04.2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge)

Progetto

INDAGINI

Per una corretta programmazione degli interventi vista la non possibilità di accedere a buona parte delle gallerie, è stato necessario procedere alla mappatura precisa dei percorsi sotterranei, eseguita con metodi indiretti attraverso l’utilizzo di strumentazione georadar e VLF; è stato cosi possibile evitare l’ingresso degli operatori nelle zone delle gallerie interessate dai crolli e dai problemi legati all’instabilità delle volte.

INDAGINE GEORADAR O GPR:

  • 12 sezioni esterne la chiesa, con antenna avente frequenza centrale di 100 MHz, adattata ad indagare a grande profondità;
  • 29 sezioni fra loro parallele e perpendicolari sul sagrato della chiesa, attorno al perimetro esterno ed all’interno di essa. L’antenna utilizzata, avente frequenza centrale di 400 MHz, è adatta al miglior dettaglio dei primi metri di terreno.

INDAGINE ELETTROMAGNETICA:

Sono state eseguite una serie di scansioni nell’intorno della chiesetta secondo lo schema riportato in planimetria e successivamente elaborate al fine di ottenere una serie di livelli indicanti le differenti resistività individuate. I livelli derivati sono i seguenti:  1,50 m – 4,00 m – 6,00 m – 8,00 m – 12,00 m.

RISULTATI

Le indagini effettuate con il georadar e le indagini elettromagnetiche hanno messo in evidenza la presenza di una serie di vuoti da -4,00 m a – 8,00 m coincidenti con lo sviluppo delle gallerie.

È stata eseguita inoltre una scansione all’interno della chiesetta indicante un’anomalia riferita ad un possibile target archeologico ubicato nei pressi dell’altare.

Successivamente è stato sviluppato un modello tridimensionale dell’area d’intervento e grazie ai vuoti individuati con le indagini è stato possibile individuare e verificare il corretto posizionamento delle gallerie.

Il rilievo geologico ha consentito di individuare le principali famiglie di discontinuità e di cartografare i piani di frattura dell’intero ammasso.

Il tutto è stato riportato nel modello tridimensionale del terreno e contrassegnate tre tipologie di piani di frattura.

INTERVENTI IN PROGETTO

MESSA IN SICUREZZA IMBOCCHI, FERITOIE E VERSANTE

La prima opera realizzata è stata la messa in sicurezza ed il ripristino dell’ingresso alle gallerie e la successiva rifilatura dell’apertura. Dopo aver eseguito il disgaggio delle pareti soprastanti si è proceduto al consolidamento e alla messa in sicurezza di esse attraverso l’utilizzo di un sistema di consolidamento attivo diffuso costituito da rete in aderenza a fune spiroidale in acciaio

La rete in aderenza è stata utilizzata anche per la messa in sicurezza dell’area in prossimità della  feritoia che si apre sulla prima piazzola d’artiglieria.

Il versante è stato invece consolidato in modo puntiforme attraverso l’utilizzo di chiodatura della lunghezza ciascuna di 3 m in barra piena di acciaio di diametro 28 mm, completa di dado di chiusura e piastra di ripartizione. I chiodi saranno iniettati con malta cementizia antiritiro previa pulizia del foro.

CONSOLIDAMENTO AMMASSI ROCCIOSI

Il consolidamento è stato effettuato attraverso tirantatura di consolidamento dell’ammasso roccioso sottostante la chiesetta di san Sfirio, eseguito attraverso la fornitura di chiodi in acciaio a filettatura continua con le seguenti resistenze minime dell’acciaio a snervamento 500 N/mmq e rottura 550 N/mmq.La testata di ancoraggio del tirante è stata messa in opera previa livellamento della parete e con piastra in acciao bombata 200 mm x200 mm, spessore 12mm, e tesatura per mezzo di opportuni martinetti oleodinamici. Le barre sono state iniettate iniettate per un tratto di circa 2/3 della lunghezza complessiva, con  miscela di iniezione costituita da boiacca cementizia anticorrosione ed antiritiro. La zona antistante alla chiesa è stata  inoltre consolidata attraverso iniezioni di consolidamento tramite micropali valvolati di consolidamento 76,1x5mm  compresa iniezione di boiacca consolidante sino a tre volte il volume teorico.

CONSOLIDAMENTO GALLERIE

Lungo il tratto di galleria che conduce all’osservatorio è stato effettuato il consolidamento della volta mediante l’inserimento di 4 bulloni da roccia L=2-3 metri Ф 25 a un interasse di 64 cm.

Lungo il tratto di galleria riqualificato è stato successivamente realizzato un guscio metallico di protezione formato da una serie di 18 centine realizzate in carpenteria metallica, poste a un interasse di 64 cm. Le centine sono costituite da profilati HEA, le connessioni tra elementi orizzontali e elementi verticali sono garantite da piastre nervate opportunamente bullonate. Le centine sono controventate attraverso piastre di riscontro saldate alle ali degli elementi verticali e barre filettate Ф 25.

Per prevenire la caduta di massi di piccola dimensione, sopra le centine è stata messa in tensione una rete con passo 20 x 20.

Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione

STIMA  DEI  COSTI  PER  LA  SICUREZZA

Euro 6.707,70

AREE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

La strada sterrata militare che dalla località Roccoli Lorla conduce alla chiesetta, non è transitabile se non con piccoli mezzi per il trasporto esclusivo delle persone, vista la  sua grande rilevanza storico – naturalistica. Per questo motivo è stato previsto che durante l’esecuzione dei lavori la strada venisse utilizzata solo per consentire agli uomini di raggiungere il cantiere. Tutte le attrezzature sono state trasportate sul posto tramite l’utilizzo dell’elicottero.

Nei pressi della chiesa è stata prevista una area di cantiere  dedicata allo stoccaggio dei materiali e al posizionamento delle baracche di cantiere (Area 2).   L’approvvigionamento dei materiali è statao effettuato esclusivamente tramite elicottero da un area di nuova realizzazione in Località Monte Lavadee (Area 1).  Per l’accesso all’area di cantiere  del personale addetto è sono stati dei Pick-up lungo la strada militare che collega il laghetto dei Roccoli con la chiesa di S.Sfirio.

Direzione Lavori

PROTEA  Ingegneria  – STRUTTURA  ORGANIZZATIVA

DIRETTORE DEI LAVORI: Ing. Claudia Anselmini

DIRETTORE OPERATIVO GEOLOGIA E GEOTECNICAGeol. Cristian Adamoli

COORDINATORE PER LA SICUREZZA: Geol. Cristian Adamoli

ASSISTENTE ALLA DIREZIONE LAVORI: Arch. Marco Pizzagalli

TOPOGRAFOGeom. Daniele Adamoli

LOCALIZZAZIONE, PROBLEMATICHE E CRITICITA’ DELL’AREA D’INTERVENTO

La sommità del monte Legnoncino è raggiungibile da una strada sterrata militare che dalla località Roccoli Lorla conduce alla chiesetta, non transitabile se non con piccoli mezzi per il trasporto esclusivo delle persone.

Il valore storico-ingegneristico di questo manufatto deve essere salvaguardato evitando il più possibile il transito di mezzi ed escludendo quello dei mezzi pesanti. Per questo motivo è stato prediletto l’utilizzo dell’elicottero per l’approvvigionamento dei materiali.

Si è individuato, in accordo con l’Amministrazione Comunale, un’area di stoccaggio e carico dei materiali con elicottero nei pressi della località Lavadee.

Data l’altitudine dell’area d’intervento (1700 m s.l.m.) la principale criticità incontrata durante i lavori è stata la presenza in loco di neve e terreno gelato rendendo difficoltoso il raggiungimento dell’area d’intervento e la corretta esecuzione dei lavori in sicurezza.

Misure adottate per garantire la corretta esecuzione dei  lavori 

I lavori hanno avuto inizio in data 13 novembre 2013, e sono terminati in data 30 giugno 2015. Durante i lavori sono state necessarie due sospensioni dei lavori nei mesi invernali per le avverse condizioni meteorologiche e per eseguire una perizia di variante.

La Direzione lavori è stata svolta con un minimo di tre visite settimanali presso l’area di cantiere.

Modalità di confronto tra stazione appaltante, DL e CSE

La comunicazione ed il confronto con la stazione appaltante è stata facilitata dalla creazione di un apposito portale ftp per la condivisione della documentazione tecnica.

L’interazione tra DL e coord. Sicurezza è stata ottimale facendo parte entrambi del medesimo studio associato.

CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO

Le opere eseguite hanno rispettato quanto previsto dal Progetto Esecutivo e successivamente dalla Perizia di Variante dei lavori in oggetto.

Gli interventi di ripristino e consolidamento eseguiti sono stati in sintesi:

  • tiranti in barra di acciaio per la stabilizzazione degli ammassi rocciosi fratturati (l= 10/15 m);
  • disgaggio e smarino del materiale crollato in galleria;
  • iniezioni di calcestruzzo;
  • centinature metalliche;
  • ripristino delle visuali storiche dagli osservatori.

Al termine dei lavori è stato emesso il Certificato di Regolare esecuzione.

PERIZIA DI VARIANTE

Le eccezionali nevicati dell’ inverno 2014 hanno generato delle altezze del manto nevoso di altezze maggiori di 3 m in corrispondenza dell’area di cantiere. A seguito dello scioglimento delle nevi e della ripresa dei lavori si è constatata un’importate evoluzione dei cedimenti sia delle gallerie che nell’area prospiciente la chiesetta di San Sfirio.

CONSOLIDAMENTO GALLERIA SUD ED IMBOCCO

Grazie al rilievo dettagliato della volta della galleria, reso possibile dalla pulizia e all’asportazione del materiale crollato all’interno di essa, previa realizzazione di alcuni tirantature di ancoraggio,  è stato effettuato il dimensionamento di ognuna delle 15 centine, che sono state poste ad un interasse variabile dai 50 ai 75 cm e costituite da profilati HEA 140. In sostituzione della rete prevista in progetto, sono state saldate all’estradosso delle centine dei pannelli di lamiera, spessore 8 mm, per prevenire la caduta di massi di piccole dimensioni. È stato inoltreprevisto il posizionamento di 10 centine calandrate ad interasse di 70cm a protezione dell’ingresso della galleria sud.

MESSA IN SICUREZZA OSSERVATORIO E PIAZZOLA D’ARTIGLIERIA

Per rendere il locale fruibile ai visitatori al termine dei lavori, si rendono indispensabili nuove lavorazioni per la messa in sicurezza delle due aree

INIEZIONI PROFONDE SUPPLEMENTARI

In relazione ai nuovi cedimenti si sono rese necessarie delle iniezioni spinte a maggiore profondità tali da raggiungere il pino di carreggio della galleria sottostante crollata. La lavorazione ha permesso di saturare i vuoti che si formati tra i diversi blocchi attraverso l’iniezione di malte cementizie in modo da legare gli ammassi fratturati e creare un elemento stabile al di sotto del piano fondazionale della chiesetta senza intervenire direttamente sulla stessa.

Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione

PRINCIPALI PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI DURANTE PARTICOLARI TIPOLOGIE DI INTERVENTI

INTERVENTI IN PARETE O COMUNQUE CON ACCESSO MEDIANTE FUNI:

Il sistema deve essere composto dalle seguenti attrezzature/dispositivi:

  • Due funi ancorate separatamente: una per l’accesso , la discesa e il sostegno (FUNE DI LAVORO) l’altra con funzione di dispositivo ausiliario (FUNE DI SICUREZZA), a meno che l’utilizzo di una seconda fune non renda il lavoro più pericoloso;
  • Tutti i lavoratori devono essere imbracati con idonea imbracatura (completa) di sostegno collegata alla fune di sicurezza;
  • La fune di lavoro deve essere munita di meccanismi sicuri di ascesa e discesa e dotata di un sistema autobloccante necessario ad evitare la caduta nel caso in cui l’utilizzatore perda il controllo dei movimenti;
  • La fune di sicurezza deve essere munita di un dispositivo mobile contro le cadute che segue lo spostamento del lavoratore.

Gli operatori devono essere costantemente imbracati ed assicurati mediante funi di trattenuta ancorate ad elementi stabili. Dovranno essere utilizzate corde statiche con diametro minimo di 10,5 mm in buono stato di usura e manutenzione.

METODOLOGIE DI CONTROLLO

Al fine di un opportuno controllo, durante l’esecuzione dei lavori sono state eseguite:

  • Minimo 2 visite settimanali  in cantiere;
  • Esecuzione di sopralluoghi in parete con tecniche di accesso a fune;
  • Costanti contatti con ditte esecutrici dei lavori, Committenti, Progettisti e Direzione Lavori;
  • Redazione di verbali a seguito dei sopralluoghi e al fine di risolvere eventuali problematiche e criticità occorse in corso d’opera.

Dettagli Progetto

  • PrestazioneIndagini, Progettazione Esecutiva, Direzione Lavori, Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione e di Esecuzione
  • CommittenteUnione dei Comuni della Valvarrone (LC)
  • LuogoMonte Legnoncino - Comune di Sueglio (LC)
  • Importo lavori€ 302.506,03
  • Categorie e classiS.05
  • PeriodoAprile 2013 - Giugno 2015